E’ giunto quindi il momento di salutare i nostri compagni di viaggio senza i quali molte cosa sarebbero state complicate da mettere in pratica e molti posti non avremmo potuto nemmeno sognare di vedere.

Mr. Pooran, simpatica guida con una pazienza infinita; da buon induista, non ha mai perso la calma anche in situazioni dove noi occidentali saremmo andati su tutte le furie. 

Mr. Khuman, autista molto sicuro e attento; senza di lui, districarsi per le strade indiane non sarebbe stato lo stesso.

Mrs. Manuela, che anche questa volta, con pazienza infinita e curiosità, si è cimentata insieme a me in questa nuova avventura.

Fare un tipo di viaggio come quello che abbiamo appena terminato, non è sicuramente comodo e nemmeno rilassante; Dormi ogni notte in una stanza di albergo diversa; le stanze indiane non sono poi sempre pulite o dotate dei comfort che noi occidentali siamo abituati ad avere; le valige sempre da rifare (anche se con gli anni abbiamo ormai le nostre tecniche); levatacce mattutine per raggiungere un luogo lontano o per partecipare a qualcosa di particolare. Una faticaccia, insomma. Ma quello che ti riporti a casa, che ti rimane nel cuore e nella mente, ripaga di tutti questi piccoli sforzi.