Sveglia presto questa mattina, visto che dobbiamo attraversare la città per raggiungere il Chengdu Research Base of Giant Panda Breeding. Traffico incredibile. Strade a 4 corsie che percorrono la Down Town e tutte piene di veicoli che procedono tutte a zig zag per guadagnare anche pochi centimetri. Mi è sembrato di capire che qui le rotonde funzionino in maniera diversa che da noi. Chi è già in rotonda deve dare la precedenza a chi si immette. Infatti il nostro autista entra nelle “rondellen” a velocità esagerata. Mah. In meno di un ora ci troviamo al centro dei simpatici peluche e abbiamo percorso……poco più di 10 Km. Bellissimi. I panda sono bellissimi. Sembrano veramente degli orsacchiottoni della Trudy. Il centro si estende per diversi ettari. Percorriamo dei vialetti che costeggiano delle aree delimitate da fossati poco profondi, dove al loro interno si vedono questi simpatici plantigradi. Verso le 9.30 li fanno uscire dalle loro tane. Troveranno bambù a sufficienza e alberi a cui strappar le foglie. Piattaforme fatte con tronchi di legno saranno i loro letti per la loro meritata pennichella. Anche se, effettivamente, non è che siano molto sportivi. In questo mi somigliano molto. Qualcuno dorme, qualcuno mangia, qualcuno gironzola, qualcun altro si gratta le parti basse, ecc. Passiamo di fianco ad alcune vetrate da dove possiamo vedere le stanze che accolgono i piccoli. Veramente teneri. È ormai arrivato mezzogiorno e il nostro autista “Toni” ci sta aspettando. Chiede se ci deve portare subito in aeroporto. Diciamo di no perché ora delle 23, ora della partenza del nostro volo, rischiamo di morire di noia. Chiediamo allora se ci può portare a mangiare qualche cosa. Ci indica un locale nella Down Town della città. È una sorta di fast food cinese: vai alla cassa, indichi quello che vuoi mangiare (il problema stava tutto qui), paghi e ti dirigi verso un bancone che separa te da un nugolo di cuochi e aiuto cuochi che diventano matti a preparare tutti i piatti richiesti dagli avventori. Diamo il zettel con la nostra ordinazione ad una signora che ci fa cenno di accomodarci. Penserà lei a portarci quanto richiesto. E così succede. Dopo una discreta pappata ( nulla però in confronto a dove ci portavano Chen e Niang), usciamo e chiediamo al nostro autista di farci fare un piccolo giro della città e di portarci all aeroporto……con moooooooolta calma. Non abbiamo fretta. E così succede. Arriviamo al terminal alle 14.30. C’è tempo per il nostro volo. Ci sediamo ed attendiamo con un buon libro in mano e…..tanta pazienza. Ciao ciao Cina. È stata una bella esperienza. Abbiamo visto posti incredibili e conosciuto gente completamente diversa da noi; sia per il modo di vivere che per il modo di pensare. Ci siamo chiesti una cosa, io e la mia cara moglie. Chissà cosa deve aver visto Marco Polo percorrendo questi posti, tanti e tanti anni fa. La via della seta di allora deve essere stata leggermente diversa da quella di oggi. Un solo pensiero mi viene alla mente. Speriamo solo che questa parte di Cina che abbiamo visitato, non si scordi del suo passato e delle sue tradizioni. E la smetta di voler assomigliare così tanto al mondo occidentale. Sarebbe un vero peccato. Ni Hao Cina, Ni Hao Yunnan.

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