lo stesso non si può dire della comunità umana: infatti oltre metà degli abitanti della riserva, i mal- dhari (mandriani) dal tipico abbigliamento, sono stati trasferiti altrove perché le loro mandrie, e i bufali in particolare, sottraevano risorse di cibo ad antilopi, cervi e gazzelle, oltre a essere preda di leoni e leopardi. Nel parco vivono comunque ancora circa 1000 persone e il loro bestiame costituisce circa un quarto della dieta dei leoni.