Girando per questo paese, abbiamo spesso visto incendi.

Ci è stato spiegato che i motivi possono essere diversi:

Eliminando la foresta, si possono creare campi per l’agricoltura o campi per foraggiare gli animali.

Così facendo, però, si indebolisce il terreno e quando arriva la stagione delle pioggie, le frane non si contano neppure.

Oltre che eliminare un polmone verde incredibilmente utile sia per il Madagascar, sia per la terra intera.

La foresta primaria, come questa, ha un equilibrio molto fragile. Basti pensare alle migliaia di specie animali che vivono solo qui su quest’isola e che ormai sono in via di estinzione.

Oppure a piante che crescono di un solo millimetro l’anno. E chiaramente sono destinate a sparire.

In più, alle popolazioni serve il legname per le case, per le barche e per il fuoco. E per venderlo, ricavando così quei pochi Ary Ary che permettono di tirare avanti.

Così facendo, però, le prossime generazioni di malgasci, non avrà neppure il legno per gli stuzzicadenti.

E vi assicuro che qui sono messi veramente male, come condizioni di vita. Non dico che sono con le classiche pezze al sedere….perchè non hanno nemmeno quelle.

È abbastanza triste. L’unica cosa che può aiutare in qualche modo, secondo me, è un pò di turismo. Ma di quello vero, però. Lasciando perdere le grandi aziende e le grandi proprietà.

Perchè mi sa, che la voglia politica di migliorare questa situazione, tarderà ad arrivare.