Partiamo sotto una pioggia battente. Ma che ci volete fare? Al tempo e al cuore non si comanda. Le strade sono in buone condizioni ma raramente superiamo i 90 km/h. E poi siamo in ferie. Non abbiamo fretta. Abbiamo tutto il giorno per coprire i circa 300 km che ci  separano dalla nostra prossima meta. Trevelin.

Anche il vento è bello forte, da queste parti. Gente in giro poca e quindi poco traffico. Le montagne della cordillera andina ci fanno compagnia con le loro cime innevate. E il vento ci porta in regalo anche qualche fiocco di neve. A metà strada ci fermiamo in uno sperduto locale a bere una tazza di caffè e a scaldarci un pochino. Troviamo una simpatica ragazza con il suo cane senza un occhio a fare gli onori di casa. Ci siamo solo noi nel locale. Caffè e fettina di torta sono ottimi.

Riprendiamo il viaggio verso Trevelin. Il tempo sembra migliorare. E così anche il nostro umore. Ci fermiamo a fare benzina. Ci hanno consigliato di fare il pieno con quella chiamata Premium, a più ottani e anche più pulita. Un litro costa circa 0,88 euro. Non male, per fortuna. Cogliamo l’occasione di fare una piccola spesa al supermercato per la cena di compleanno di questa sera: formaggio, salame e qualche oliva. Spendaccioni. Anche se poi i nostri piani di cena leggera cambieranno.

Trevelin è stata fondata alla fine del 1800 da coloni gallesi. Essa mantiene ancora oggi la cultura dei fondatori, al punto di disporre di una scuola per l’apprendimento dell’idioma celtico. Il consiglio comunale di Trevelin ha deliberato nel 2014 l’introduzione di cartellonistica e toponimia plurilingue (spagnologallesemapudungun) in varie combinazioni al fine di favorire il recupero e la diffusione delle lingue storiche della comunità, lo sviluppo dell’economia e l’originalità turistica della destinazione nel panorama del turismo patagonico (fonte wikipedia). 

I proprietari della nostra Cabanas (entrambi con genitori italiani facenti parte della grande comunità di Buenos Aires), ci hanno consigliato di provare una cosa tipicamente gallese: visitare una casa da tè. E cosi abbiamo fatto. Bevuto del buon tè e mangiato delle buone pastine fatte in casa accompagnate da sandwich salati e fette di pane con marmellata di lamponi e rabarbaro fatte anche queste in casa. Un po’ un miscuglio ma niente male davero. Il tutto in un locale carinissimo con musica celtica in sottofondo. Non potevo fare un compleanno in maniera tradizionale, giusto? 

http://www.casadetelamutisia.com.ar

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