Quest’oggi, dopo una sana e nutriente colazione a base di riso, verdure e latte di riso, ci siamo diretti verso la Stone Forest o, per noi che non capiamo l’inglese, comunemente chiamata foresta di pietra. Grandi e imponenti pilastri di pietra calcarea, il più alto dei quali raggiunge i 30 mt, che pioggia e vento hanno eroso e modellato nell’arco dei secoli. L’insieme dei pinnacoli, laghetti e sentieri nascosti tra le rocce, fa sembrare di essere in un immenso giardino roccioso. Forse il tutto ė un po’ sopravvalutato ma ė stato interessante passare qui mezza giornata. Terminata la visita, ci siamo fermati a mangiare un boccone. Sorry ma non posso “postare” le foto perché il wi-fi cinese di questo albergo…….se lo definissi lento sarebbe un complimento. Riesco a scaricare e leggere quasi tutto (con calma) ma a caricare una foto nel blog…….non ci siamo.
Ritornando a noi, ci siamo fermati in un posticino che conosceva il nostro autista. Volevamo mangiare poco invece…..riso, zuppa di verdure, carne (non chiede quale, però), cavolo, tofu e spinaci con uova. Proprio due cosine leggere. Qui si usa sedersi attorno ad un tavolo molto basso con degli sgabelli che usavano i sette nani. Portano tutto in mezzo alla tavola e con le bacchette……ci si serve. In questo ristorantino servivano tutta roba allevata e coltivata da loro. Tipo un agriturismo de non artri.
Rientrati in albergo…..pennichella. Non ridete ma anche io come voi non ho più 30 anni e il fuso orario mi rimbambisce sempre più. Arrivata sera, siamo usciti per procurarci cena. Non avendo molta fame (visto l’abbuffata di pranzo), abbiamo curiosato in giro e abbiamo trovato una specie di panificio. Entrando ed acquistando qualche biscotto, abbiamo chiaramente suscitato la curiosità dei ragazzi dietro al bancone. Pagato, un saluto, una risata e poi in albergo a cenare con tė e biscotti. Sperando di riuscire a dormire, visto che i letti sono più duri di una tavola da surf, vi auguro una buona notte.