Che dormita ci siamo fatti. Eravamo cottissimi. A noi sportivi le altitudini spaccano. Alle 8.30 ci hanno portato la colazione in camera: cornetti caldi, pane tostato, spremuta di arancio fatta fresca e altro ancora. Farei questa vita per sempre. Il nostro uomo è arrivato a prenderci puntualissimo alle 10.30 e siamo andati nel paese di Purmamarca a prendere gli altri 2 compagni di viaggio. Una coppia di argentini della provincia di Buenos Aires. Davvero simpatici. È successo un incidente diplomatico, però. Lui tifoso del Boca Junior e il nostro autista del River Plate. E oggi c’è stato proprio il derby. Sembrava di essere in Italia al derby inter-milan. Al paesello abbiamo visto il mercato, con le bancarelle dai colori vivaci. Ma quello che ci è rimasto più impresso è stato il Cerro de los Siete Colores, una formazione rocciosa di forma frastagliata e fantastica simile ad una fantasia di marzapane creata da un pasticcere megalomane. (non temete, non sono parole mie. Le ho prese in prestito dalla nostra guida Lonely Planet).
Per di più il destino ci mette ancora lo zampino. Incontriamo altri motociclisti, ma non motociclisti qualunque: Dei veri BMWisti. Che sia un segnale? Mahh
Abbiamo poi proseguito verso Tilcara dove abbiamo potuto visitare la ricostruzione di una fortificazione di epoca precolombiana e il museo Arqueologico. Tutte e due le cose non hanno suscitato in noi particolare stupore, se non per le buone empanadas e la cerveza che ci siamo fatti dopo. Il viaggio è proseguito senza intoppi fino al arrivo a Humahuaca. Abbiamo fatto un po’ di fatica a trovare il nostro Hostel. Un pochino fuori dal centro ma niente male. Ha tutto quello che si desidera: pulizia, tranquillità e cordialità da parte della Senora Mercedes. Per 40 Euri a camera non possiamo chiedere di più. Proviamo ad andare nel paesello. Pieno di negozi di artigianato locale ma pochi ristorantini aperti. Non è ancora periodo turistico. Per di più si alza un vento fastidioso e le nuvole si fanno sempre più minacciose. Entriamo in uno dei pochi ristoranti aperti e chiediamo se possiamo mangiare. Ahimè non c’è elettricità in tutto il paese e quindi, nada cena. Ormai la corrente tarda ad arrivare e per di più comincia a piovere (la prima pioggia che vedono dall’inizio di quest’anno). Ce ne ritorniamo nella nostra cameretta. Lungo la strada ci fermiamo a comprare 2 bottiglie di acqua per il giorno seguente e visto che ci siamo…. pane, formaggio e salame per la cena di questa sera. Arriviamo in albergo e anche qui, buio. La signora Mercedes ci impresta una lampada di emergenza che ci aiuta a non sbattere la testa da qualche parte. Dopo una oretta ritorna la luce ma ormai ha cominciato a piovere forte e di uscire non ne abbiamo voglia. Quindi che si fa? La signora ci prepara acqua calda per fare un buonissimo tè al mate de coca, tiriamo fuori salame e formaggio e gnam.
Che figata. In camera è giunto il momento di fare i conti delle spese fatte in questi giorni, di scrivere queste righe e di chiudere gli occhi. Non dimentichiamoci comunque che qui siamo a 3100 m s.l.m. e come detto prima, a noi sportivi queste altitudini non piacciono. E domani la Bolivia ci aspetta.
28-10-2012 Da Purmamarca a Humahuaca
29 Ottobre, 2012