Giornata tranquilla, oggi, in questa carina città montana a circa 150 Km da Tokyo.

Abbiamo cominciato con una tipica colazione giapponese; c’era di tutto: salmone, brodo di misu, riso, verdura mista, in un pentolino bollivano verdure e pezzettini di tofu, budino normale e budino al sapore di uovo che chiamano Chawanmushi. E non dimentichiamoci dei sottaceti. Il tutto con un buon tè verde. Brrrrr……la mattina presto fa un po’ impressione mangiare queste cose. Ma si prova tutto. E poi non era così male. 

Questa giornata l’abbiamo dedicata alla visita delle zone dei templi shintoisti.

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Il complesso non è vastissimo ma comunque siamo stati in giro buona parte della giornata. C’è un aria tranquilla qui, molto rilassata. Lontana anni luce dalla confusione che abbiamo trovato in passato in Cina. Due mondi agli antipodi. Questi templi in genere sorgono in mezzo a foreste di criptomerie, un tipo di albero tipico giapponese. Non esiste però un singolo Dio da adorare. Ma migliaia di divinità, sia spiriti del luogo, che Dei e Dee. All’entrata del santuario si trova una Chozuya (fonte per le abluzioni) con mestoli dai lunghi manici posati sul bordo o su una rastrelliera. Serve per purificarsi prima di entrare nell’area sacra. Ci si bagna le mani e si sciacqua la bocca.

  
  
Abbiamo poi trovato una raffigurazione delle tre scimmie più famose: quella che non ascolta, quella che non vede è quella che non parla: non ascolta la malvagità, non vede la malvagità e non parla con malvagità.

Alla fine, siamo rimasti in giro fino a sera e avendo mangiato un boccone nel tardo pomeriggio….niente cena. Ora pensavamo di andare a vedere come funzionano gli Onsen, bagni pubblici giapponesi dove si sta tutti igniudi nelle acque termali.

Prima però volevo mostrarvi le mie belle ciabattine da bagno e il nostro fantasmagorico sciacquone.

Spettacolare.

   
 
A domani e Oyasumi nasai a tutti.