Il Gujarat è uno degli stati più affascinanti dell’India per la ricchezza delle sue tradizioni spirituali, della sua arte e dei suoi ambienti naturali. Eppure è quasi sconosciuto al pubblico italiano. Visitare il Gujarat significa seguire un filo conduttore di grande significato: la Nonviolenza. Che in questa terra meravigliosa si declina in tre modi diversi: 

1) Nonviolenza giainista. Il Gujarat è uno dei due stati dell’India in cui il Giainismo ha il suo centro spirituale più influente (l’altro è il Karnataka). Il Giainismo è un’antica religione totalmente nonviolenta, che rispetta anche le forme di vita animali e vegetali, al punto che i monaci e le monache giainisti camminano con uno scopettino per non schiacciare formiche o insetti. Visiteremo luoghi d’arte giainista fra cui l’eccezionale complesso templare di Shatrunjaya, una collina sacra nei pressi di Palitan su cui si trovano 300 templi giainisti. Questo luogo costituisce una delle più spettacolari scoperte che si possono fare in India: ci stupiremo della sua bellezza, ci stupiremo di quanto sia poco noto e di quanto pochi occidentali troveremo. 

2) Nonviolenza gandhiana. Il Gujarat è lo stato in cui nacque e visse Gandhi, il liberatore dell’India dagli inglesi, l’apostolo della Nonviolenza, detto per questo il “Mahatma”, cioè Grande Anima. Gandhi era un induista influenzato dal Cristianesimo ma soprattutto dal Giainismo; dedicò quindi tutta la vita a insegnare la pratica della Nonviolenza in tutti i campi della vita sociale. In Gujarat la sua eredità è ancora viva. Se sarà possibile, andremo dove visse Gandhi: nel suo Sabarmati Ashram, dove la commovente semplicità del suo stile di vita è ancora percepibile e dove si mantiene vivo ancora oggi il dialogo fra le 13 diverse comunità religiose che vivono nella città di Ahmedabad. 

3) Nonviolenza ambientale. Il Gujarat è contrassegnato dalla presenza di due deserti, il Grande e il Piccolo Kutch; entreremo nei villaggi dei popoli seminomadi che hanno imparato a usare la Nonviolenza verso la natura per meglio vivere – praticando l’artigianato – in questo affascinante ma non facile ambiente, il deserto.