E anche oggi un Winkler si è fatto riconoscere. E non si tratta di Werner.

Stavamo entrando in un tempio Jainista, che ricordo si tratta di una religione che non pratica la violenza a nessun livello, ne umano ne animale. Non uccide dunque nessun animaletto, elefante o zanzara che sia.

Ad un certo punto la mia signora molla un zigo ed incomincia ad agitare le braccia, ululando come se fosse un lupo mannaro. Ma non è stata punta da un’ape? E, chiaramente l’animale è morto, non tanto per lo schiaffo che si è preso dalla mia consorte, quanto le grida, a cui chiaramente non era abituata. Subito i discepoli jainisti hanno iniziato ad agitarsi incitando: al rogo, al rogo l’assassina. Diamole pan per focaccia. E prima del rogo, 25 frustate per chiappa in sala mensa.

Chiaramente le ultime affermazioni sono delle fake news. Subito si sono avvicinati il santone, il vice santone, il vice santone di riserva, la riserva del vice santone di riserva e così via, per sincerarsi dello stato di salute di Manuela. Hanno voluto vedere la mano e hanno cercato di tirare via il pungiglione che però Manuela aveva già eliminato sapientemente. Diciamo che se non avesse avuto problemi con il veleno dell’ape, li avrebbe avuti con le mani non pulitissime del santone.

Ma tutto è andato per il meglio. La mia dolce metà ha preso qualche goccia di antistaminico e non è successo praticamente nulla. Un pò di pizzicorio e un pò di bruciore.