E come possiamo definire questa che è considerata una delle sette meraviglie del mondo moderno?

Le sette meraviglie del mondo moderno

Semplicemente grandioso, il Taj Mahal.

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Rabindranath Tagore lo descrisse come “una lacrima sul volto dell’eternità” e Rudyard Kipling come “l’incarnazione di ogni purezza” mentre il suo creatore, l’imperatore Shah Jahan affermò che faceva “venire le lacrime agli occhi al sole e alla luna”.

Il Taj, questo splendido edificio, fu fatto costruire appunto dall’imperatore Jahan in memoria della sua terza moglie, Mumtaz Mahal, morta nel 1631 dando alla luce il loro quattordicesimo figlio. No, non ho sbagliato a scrivere. Proprio 14 figli; e se pensate che quando morì aveva solo 38 anni…… La costruzione del complesso iniziò l’anno successivo la morte della regina e duro per 22 anni. Non molto tempo dopo, il figlio di Jahan spodestò il padre facendolo rinchiudere nell’Agra Fort, dove non poté far altro che contemplare la sua creazione da una finestra per il resto dei suoi giorni.

Io e Manu siamo del parere che è veramente una splendida costruzione, che lascia obiettivamente senza fiato; ma che è un gradino sotto alle altre meraviglie che abbiamo avuto la fortuna di vedere: Le rovine di Angkor Wat, Machu Picchu e la grande muraglia cinese.

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Tanta gente, al Taj. Non tantissimi turisti europei ma tanti indiani di fede mussulmana arrivati qui per vedere almeno una volta nella vita questo luogo.

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Come loro, ci siamo adeguati tirandoci via le scarpe per poter entrare nella moschea, luogo di culto e di preghiera per i seguaci dell’Islam.

Lasciato il Taj Mahal, ci siamo diretti al Agra Fort, una delle fortezze moghul più belle di tutta l’India.

Costruito in arenaria rossa sulle sponde del fiume Yamuna, il suo scopo fu prevalentemente militare fino a quando, come detto precedentemente, non fu la dimora dell’imperatore Shah Jahan per otto lunghi anni dopodiché divenne anche la sua tomba.

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Ormai sono arrivate le 13 del pomeriggio. Siamo in giro da questa mattina alle 8 e sinceramente siamo un pochino stanchi.

Come avrete visto dal post precedente, ci concediamo un pomeriggio di relax in piscina. Dopotutto sono sempre ferie, cazzarola.

E poi alle 18.30 ci aspetta uno spettacolo sulla storia dell’imperatore Shah Jahan e della sua amata Mumtaz.

Lo spettacolo si chiama Kalakriti ed è fatto molto bene. Stile Bolliwood con lacrimoni e sceneggiate…ma belle le scenografie, i costumi e i balli tipici di allora, riprodotti da giovani artisti.

www.kalakritionline.com

Domani ci aspetta un transfert di circa 240 Km (circa 6 ore di viaggio) direzione Jaipur. Cosa ci aspetterà?

Ciauuuuu