E siamo partiti alla volta di Jaipur, antica città ricca di fascino, nonché la porta di accesso allo stato più sgargiante dell’India: il Rajasthan.
Lo dirò una ultima volta, poi non vi annoio più: Questi alla guida sono tutti matti. Ma non per la velocità o spericolatezza. Tanto si va a non più di 80 Km orari, quando va bene. Ma non esistono regole. A parte i trattori in contromano, le motociclette con a bordo 4 persone e tuc tuc carichi all’inverosimile, dover superare un carretto trainato da un cammello e un paio di bufali d’acqua, non mi era ancora capitato. E poi si supera a destra, sinistra, aspettano l’ultimo momento prima di scansarsi e se potessero superarti sopra la macchina, lo farebbero. E stiamo parlando di strade dove abbiamo dovuto pagare un pedaggio. Ma mi sa che ci sfugge qualche cosa.
Durante il tragitto ci fermiamo nella città di Fatehpur Sikri, antica città fortificata, che fu capitale dell’impero moghul. Veramente un bel palazzo, molto grande. Unica nota dolente, una marea di persone “indigene” pronte a venderti di tutto pur di cavarti qualche soldo. Abbiamo (ho, per l’esattezza) avuto un piccolo battibecco in una lingua ignota (per come parlo io l’inglese e per come mi ha risposto lui nella sua lingua) con un ragazzo; ma tutto si è risolto. Ci vuole veramente una pazienza da frate, qui. Ma ci avevano avvisato.
Se volete saperne di più, http://it.wikipedia.org/wiki/Fatehpur_Sikri.
A circa 100 Km da Jaipur ci siamo fermati nel paese di Abhaneri, un piccolo villaggio sperduto dove abbiamo avuto la possibilità di visitare uno dei più suggestivi e meglio tenuti pozzi a gradini di tutto il Rajasthan. Molto bello ed interessante.
Arrivati a Jaipur, abbiamo trovato una bella sorpresa. L’albergo prenotato via internet, l’ Umaid Bhawan, è risultato essere………una figata.
Molto carino in stile indiano, curato, una grande stanza e soprattutto, un ristorante al suo interno dove abbiamo mangiato alla grande. Spendendo l’esorbitante cifra di 1300 Rupie (20 US$ in due). Spettacolo. Dirvi però cosa c’era nel piatto, non posso. Perchè non lo so nemmeno io.
Ciauuuuuuuu