….di dirvi che l’ultima notte non abbiamo dormito un granchè.

Invece di ascoltare il silenzio della foresta, ci siamo sorbiti un complesso che ha suonato motivi unza unza truncia truncia per tutta la notte. Beh, tutta la notte no. Solo fino alle 3 di mattina. Abbiamo poi scoperto che questa era la cerimonia chiamata Famadihana.

All’ombra degli alberi, viene allestito un banchetto e appunto, un gruppo di musicisti suona un motivetto allegro. Io direi, alla faccia del motivetto allegro. Sembrava di essere ad un rave party. 

Quindi, mangiucchiando ciotole di riso, si sposta la pietra cha fa da porta ad una tomba di famiglia. Davanti all’ ingresso attendono alcune rispettabili anziane signore e uomini di mezza etá che ballano con movimenti convulsi, sotto l’effetto del micidiale ruhm distillato in casa. A uno a uno i corpi dei defunti vengono portati fuori dal sepolcro, avvolti in stuoie di paglia e sollevati in una gioiosa processione, al di sopra delle teste dei partecipanti. Poi le salme vengono riavvolte in lambas (sciarpe) profumati. A questo punto, tutti vogliono toccare i propri antenati e dire loro qualcosa. L’aria è carica di emozioni. Poi tutti i parenti fanno baldoria, senza trascurare di controllare gli antenati e, toccandogli la testa, assicurarsi che partecipino alla festa.

Dopodichè i corpi dei defunti vengono nuovamente condotti a passo di danza alla tomba e la porta viene sigillata con il fango per i sucessivi 7 anni.

Oramai, durante queste cerimonie, viene accettata la presenza dei turisti. Questi, però, devono presentarsi tramite persone o agenzie del posto e devono evitare di scattare fotografie, se non esplitatamente permesse da parte degli interessati. Sarebbe stato interessante parteciparvi. Sicuramente, per capire meglio la tradizione di questo popolo. Mah, ci organizzeremo meglio la prossima volta che visiteremo questo bel paese.

Ritorniamo però a noi.

Quindi…..fino alle 3 di mattina, niente sonno. Poi……alle 5 ha cominciato a rompere un allarme della macchina di una delle guide. Machecaxxo.