I villaggi ragruppati su queste montagne sono famosi per gli intarsi in legno e sono dichiarati patrimonio dell’umanità dall’ UNESCO.

Questi villaggi danno la possibilità ai turisti di pernottare presso una famiglia del luogo, per farsi una idea di come si vive in questa parte del mondo, remota e rurale.

Le sistemazioni comprendono in genere una doccia a secchio, un materasso di paglia, pasti tradizionali a base di riso e i servizi igenici a compostaggio. Una definizione gentile per dire che la vai a fare all’aperto in mezzo al prato. E ocio alle bestie e alle piante orticanti. Altrimenti te spizzica el cul.

Tra l’altro, i padroni di casa non parlano inglese e quindi……diciamo che questo era un pò troppo per noi.

Va bene tutto, l’avventura, vedere cose nuove, stare a contatto con gli indigeni del posto…..ma a tutto c’è un limite. O no?