Sapete come iniziano, quelle giornate un po’ così.

Quando ti alzi la mattina e cominci ad andare a sbattere da tutte le parti e ti cascano le cose dalle mani.

Ecco, la giornata di ieri, martedì, è cominciata così.

Preso il taxi per andare a ritirare l’auto ma l’autista non conosceva il posto esatto e allora ho dovuto fargli da navigatore.

Impiegato 50 min per il ritiro dell’auto, anche se eravamo gli unici clienti presenti.

L’auto era in riserva, asciutta come un crostolo.

Girare alla ricerca di un distributore in una capitale che non conosci, con la paura di rimanere a secco……non ha prezzo.

Per di più, accorgendosi che le regole di guida non sono seguite da tutti gli automobilisti. Qui il segreto è……. suonare il clacson. Sempre.

Ci siamo diretti verso Madaba, a circa un’ora di macchina da Amman.

Quasi subito ci ferma la polizia per un controllo. Tutto in regola, siamo turisti. Ci fanno segno di proseguire augurandoci buona permanenza in Giordania.

Veniamo superati da una camionetta dei militari, con sopra un mitra e gli agenti in divisa antisommossa.

Una volta parcheggiato a Madaba, ci siamo accorti di avere bucato una gomma.

Tira fuori le valige dal baule e cambia sta c…o di gomma.

Abbiamo poi cominciato a chiamare l’agenzia di noleggio, senza ricevere però l’assistenza voluta. Anzi, ci hanno chiesto di tornare indietro che ci avrebbero cambiato la ruota. Col piffero.

Vi risparmio anche i dettagli dei giri che abbiamo fatto per trovare un gommista.

Ad un certo punto ci siamo rotti gli zibbidei ed abbiamo proseguito il nostro itinerario che prevedeva l’arrivo a Petra nel tardo pomeriggio, giusto per passare al visitor center e raccogliere qualche info sul sito archeologico.

Nada, siamo arrivati che era già chiuso. Meglio così. E dopo vi spiego anche perché.

Durante il tragitto, che è durato circa 3 ore in strada veloce, la macchina ha cominciato a vibrare.

Fermati nuovamente ad un posto di blocco. Anche qui, tutto in ordine e, con un grosso sorriso, ci hanno dato il benvenuto in Giordania e ci hanno augurato buon proseguimento.

Qui i posti di blocco sono molti.

Quando siamo arrivati a Petra, abbiamo notato che il paraurti anteriore non è fissato in maniera corretta, a causa di un incidente precedente. Forse è quello il problema.

Diciamo che avrò qualcosa da dire, quando riconsegneremo l’auto.

Machisenefrega, tutto attaccato.