Dimenticavo.

Durante il tragitto abbiamo fatto una piccola deviazione verso il monte Nebo.

Secondo il capitolo finale del Deuteronomio, il Monte Nebo è il luogo dove al profeta ebreo Mosè venne concessa una visione della Terra Santa concessa da Dio agli Ebrei. “Poi Mosè salì dalle steppe di Moab sul Monte Nebo, cima del Pisga, che è di fronte a Gerico.” (Deuteronomio 34:1).

Secondo la tradizione ebraica e cristiana, Mosè fu sepolto sul monte da Dio stesso e la sua ultima dimora è sconosciuta: gli studiosi continuano a discutere sul fatto che il Nebo sia o meno la medesima montagna a cui si fa riferimento nella Torah.

Secondo i musulmani, Musa (Mosè) sarebbe stato sepolto non sulla montagna ma qualche chilometro più a ovest, al di là del fiume Giordano.

Sulla vetta della montagna, nota come Syagha, sono stati scoperti i resti di una chiesa e monastero. La chiesa, scoperta nel 1933, venne edificata nella seconda metà del quarto secolo al fine di commemorare il luogo della morte di Mosè e presenta la pinta classica delle basiliche.

Il 19 marzo 2000, Papa Giovanni Paolo visitò la chiesa durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa (il Monte Nebo è infatti uno dei più importanti siti cristiani in Giordania). Durante la visita, il Papa piantò un ulivo accanto alla cappella bizantina, come simbolo di pace.