Innanzitutto se vi dovesse mai capitare di mangiare una zuppa di pesce e vedete una cosina arancione a prima vista innocua che galleggia sulla superficie, non mangiatela. Vi brucerebbe la lingua per almeno 10 min come ė successo a me. Visto cosa succede a fare i fighi ed assaggiare anche quello che non conosci?
In mattinata siamo partiti alla volta di Dali. Sia Kunming che Dali sono ad una altitudine di circa 2.000 mt. S.l.m. E quindi per adesso non risentiamo di molto dei disturbi che potrebbe causare l’altitudine stessa.
Il viaggio ė durato circa 6 ore durante le quali siamo passati da una caotica città, al panorama strettamente rurale della Cina. Verso l’ora di pranzo ci siamo fermati in un grande e moderno autogrill. Non vendevano camogli bensì insetti fritti, spaghetti di riso, zuppa di pesce e altre prelibatezze del genere. Noi due ci siamo limitati ad una mela e ad assaggiare delle frittelle che somigliano vagamente ai torteloti di patate nonesi.
Ripreso il viaggio, ho pensato bene di dare un passaggio al raffreddore, a un pochino di mal di gola e ad un abbondante perdita di sangue dal mio nasino. Credo dovrò andare nuovamente a farmi cauterizzare qualche venuzza. Caxxo. Alle porte di Dali abbiamo visitato un bellissimo tempio buddista della etnia Bai. Veramente singolare e ben tenuto. Ci siamo immersi in un silenzio e in una spiritualità incredibili. Prossima meta, le tre pagode Sãn Tâ Si, simbolo della città. Non solo per le tre pagode, simbolo di tre imperi diversi, ma perché nella stessa area si trova un complesso di templi enorme. Molto bello e affascinante. La sera, dopo aver lasciato le valige in albergo, siamo andati a fare un giretto nella città vecchia che ormai non è che una attrazione turistica con negozietti e ristoranti di ogni genere. La notte ho fatto un po’ di fatica a dormire; vuoi per il raffreddore, vuoi per la continua perdita di sangue al naso, vuoi per i materassi fatti in legno, da quanto sono duri. È un anno intero che aspetto questo viaggio e non mi farò certo scoraggiare per così poco.
