Partiamo presto, da questo posticino tranquillo. Ci aspettano circa 6 ore di macchina di cui una parte su strada sterrata. Lungo la strada ci fermiamo a fare un giretto a Cachi, piccolo paesino muy lindo e tappa obbligata per i turisti.
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Tanti negozietti di artigianato locale, la bella piazza e localini con tavoli all’esterno per assaporare una bella Cerveza (per noi ahimè è troppo presto….altrimenti!!??!!??). Preso un piccolo ricordino, ripartiamo alla volta della Valles Calchaquies e la Piedra del Molino, altitudine 3457 s.l.m. Che vista spettacolare.
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Scatti su scatti ma poi è ora di ripartire. Arriviamo a Salta nel primo pomeriggio e….rimaniamo stupiti. È proprio vero: una ciudad muy linda. Hotel La Candela è proprio come ce lo aspettavamo: tranquillo, vicino al centro, camere deliziose, pulite e personale attento e disponibilissimo a darci informazioni e ad aiutarci per i nostri spostamenti in città. Ripreso un attimo fiato, ci siamo rimessi lo zaino in spalla e via, a gironzolare per la ciudad de Salta. Facilissima da girare perché fatta tutta a scacchiera, in un attimo siamo sulla Plaza 9 de Julio, pienissima di gente, ragazzi in divisa appena usciti da scuola e mamme con bambini. E che mamme (ooppsss).
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Quasi ad ogni angolo c’è una ragazza in divisa (polizia urbana) e questo è rassicurante per cittadini e turisti. Sulla piazza, a lato della Catredal c’è una bella statua dedicata alla persona che per me è stata sicuramente la più importante del 20° secolo: Penso che non debba dirvi il nome, vero? (e non pensate a Silvio, per Carità).
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Riprendiamo il nostro giretto e….cosa vedono le mie fosche pupille???? Un gruppo di turisti che entra in città cavalcando le loro bellissime moto: BMW R 1200 GS messe giù da gara, piene di valigie e aggeggi elettronici…. Anche io prima o poi farò un viaggio così. Prima però devo convincere la mia signora sia nel fare il viaggio che a cambiare la moto. Sarà dura ma ci sto lavorando. Il cambio della moto però lo farei per lei, per farla stare più comoda (??!!??!!). Qualcuno ci crede?
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Entriamo in una agenzia di noleggio auto, visto che dobbiamo organizzarci gli spostamenti per i giorni a seguire fino al confine con la Bolivia. Sappiamo comunque che sono cari ma proviamo ugualmente. Come volevasi dimostrare. Si parte allora con il piano B. Non prima però di aver preso un ape al bar che da sulla piazza centrale: Cerveza mas fina e ensalada de fruta. E il piano B? Rimandato a domani. Troppo stanchi e soprattutto affamati. Come al solito Manu si prodiga per cercare un localino frequentato da indigeni ma anche qua, come nel resto dell’ Argentina, gli autoctoni escono per andare a cena non prima delle 10 di sera. Infatti sono quasi tutti vuoti. Ne proviamo uno: azzeccatissimo. Scegliamo una grigliata di carne argentina. Fantastica, come dimostrano le immagini del prima e del dopo.
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Il tutto annaffiato con del vino Saltegno, vino locale di Cafayate. Salute a voi, che avete pazienza di leggerci ogni tanto.