Abbiamo visitato il Bala Hanuman Mandir, in riva al Ranmal Lake, per ascoltare i fedeli che da decenni si alternano senza alcun attimo di sosta a cantare le lodi al Dio per invocare la pace, con relativo Guinness dei primati in costante miglioramento. Il tempio è piccolo e raccolto e, superato l’ingesso, ti immetti direttamente in una grande sala aperta sotto una volta a cono sormontata da sottili colonne. Davanti alle camere interne che contengono le statue della divinità, un folto assembramento di fedeli sta seduto a terra, in attento ascolto attorno ad un gruppo di cantori che con l’aiuto di semplici strumenti musicali, la tabla, dei cembali tintinnanti ed il classico harmonium indiano che conduce la melodia. Un vecchio con una lunga barba bianchissima ne muove il mantice con ritmici movimenti della mano sinistra mentre la destra intona sulla tastiera una lode che consiste in una costante ripetizione di un mantra altalenante su un accordo fisso. Shri Ram, Jai Ram, Jai Jai Ram. I musici seguono senza lasciare soste, mentre i fedeli intervengono solo di tanto in tanto unendosi al coro. Sembra che tutto questo prosegua, notte e giorno senza soste di alcun genere, dal 1 agosto1964. Si potrebbe dire, una bella costanza, ma quando c’è la fede si fa questo ed altro.